ci ho provato con una mammina romena

Una figura di merda, ma ne e’ valsa la pena

Ai tempi della scuola materna di mia figlia, noi genitori eravamo coinvolti nelle recite di fine anno.

A me era toccata una parte in una favola, quella del lupo che mangia la nonna di cappuccetto rosso, e per provare le varie scene, noi genitori coinvolti, ci trovavamo dopo cena alla scuola materna.
La parte della nonna era capitata ad una mamma di un bimbo, di origine romena, una donna a dir poco bella, ben fatta, non una top model, ma una di quelle che si tromberebbe in qualsiasi momento.
Fatto sta che durante le varie prove dove io dovevo mimare il gesto di mangiare la nonna di cappuccetto rosso, mi abbracciavo questa donna e me la palpavo ben bene, con la scusa della recita.
La cosa vedevo che dapprima non le faceva ne caldo, ne freddo, ma poi capendo che non era solo scena vedevo in lei una reazione, non molto positiva.
La regista della prosa era una maestra molto esigente, che ci faceva fare piu’ prove, questo per me significava piu’ tastate, anche se la tipa non era contenta, non reagiva e non diceva nulla, ed io ne approfittavo, finche’ una sera, mentre eravano a provare ed eravamo intrecciati nel gioco, le dico nell’orecchio
- guarda che io ti voglio scopare e lo voglio fare stasera quando usciamo.
- Sei matto, mi risponde, guarda che io non sono una donna che voi chiamate facile,
ti avverto di smettere anche di pensare a queste cose.
- vedrai che prima o poi ti scopero’

Finite le prove ci siamo dati appuntamento al pomeriggio della recita che prevedeva prima la parte intepetrata da noi genitori e poi da quella dei bambini.

Durante la scena dove io devo mangiare la nonna, vedo che la romena si mette distante d ame, tanto che per abbracciarla e mimare il gesto di mangiarla, facciamo un casino micidiale, comunque finita la recita ci siamo sistemati nella parte del pubblico per assistere allo spettacolo dei bambini.
Io che sono alto vadoo in fondo e casualmente, questa mamma romena si mette davanti a me.
Indetro, indietro, fanno le maestre, indietro fatto sta che io mi metto nella nicchia dell’angolo del muro scolastico con davanti a me, semprre dentro questa nicchia, la romena.
Silenzio, silenzio, che si spengono le luci, dicono a voce alta le maestre, inizia lo spettacolo.
Si spengolo le luci, quasi buio totale dalla parte di noi genitori, io me la gioco tutta, penso e metto una mano nella coscia destra della romena, che indossa una gonna a mezza gamba ma larghissima, di quelle estive, belle fresche.
La romena si volta per guardarmi, e non dice niente, la mano sale fino al suo bel culetto, glielo accarezzo tutto, la donna mio guarda ancora, si muove un po, ma non dice nulla.
Con un dito entro dentro i suoi slip e le cerco il buchetto del culo, e glielo accarezzo.
La cosa la mette sull’allarme, mai avebbe pensato che fossi arrivato a quel punto, immagino e vedo una reazione forte una spece di mossa per svincolarsi, ma per lei e’ impossibile andare avanti visto la gente che c’e’.
A quel punto mi porto il dito in bocca e me lo lecco ben bene, con l’altra mano scosto le slip e con il dito bagnato mi avvicino al culetto e glielo spingo dentro.
La mossa la sorprende, sono costretto con la mano cingerle il corpo per evitare che possa fare un sobbalzo in avanti, il dito e’ dentro il suo culetto per meta’, lei si muove, finche’ decide di arridersi all’evidenza.
Muovo il dito per farglielo sentire meglio, ma ha bisogno di un altra bagnatina, lo tiro fuori e me lo rimetto in bocca, per bagnarlo di nuovo quando penso.
- ma anziche’ il dito gli infilassi il mio cazzo?
E cosi mi sbottono i pantaloni e tiro fuori il mio attrezzo, mi lecco ben bene i polpastrelli per poi ungermi la cappella del mio cazzo, con l’ altra mano le sposto gli slip, e punto la cappella al suo culetto.
Quando la donna capisce cosa voglio fare, nettamente reagisce, non vuole essere inculata in quell’ambiente, io la prendo con la forza e me la porto vicino a me, la cappella punta al suo culetto, la spingo con il bacino verso di me.
Lei capisce che io ormai sono partito deciso, a quel punto prende una decisione per risolvere la situazione, allontana la mia mano dal cazzo e lo prende con le sue mani, a questo punto inizia a mastrurbarlo, con movimenti maestri, fra il fatto che io ormai ero eccitato, basta poco movimento per partire, la romena si accoge che il momento e’ quello giusto e mentre sto per provare l’orgasmo, lei dirige il mio cazzo verso di me, quindi mi fa godere, facendomi macchiare tutti i pantaloni.
Come potete immaginare mentre provavola goduria, non pensavo ad altro, ma poi quando ho capito la stronza che giochetto mi aveva fatto, avrei voluto inchiappettarla per davvero.
Con i movimenti ridotti, con il fazzoletto ho tolto il grosso dello sperma, ma per pantaloni macchiati, non potevo fare niente.
La stronza mi aveva fatto macchiare apposta i pantaloni, pre vendicarsi della mia
voglia di sodomizzarla.

Come e’ andata a finire?

La tipa di me non ha piu’ voluto saperne, mi ha minacciato di fare un casino se continuavo ad importunarla.
La festa e’ continuata con me che senza farmi vedere sono andato a prendere una bella fetta di torta con la crema e panna, e me la sono fatta cadere
addosso nei pantaloni, per far si che fosse stata la torta a macchiami i pantaloni.
Mi sono salvato in calcio d’angolo, ma la figura di merda l’ho fatta lo stesso.